Descrizione
Il Carassius auratus presenta una struttura anatomica ben proporzionata con corpo piuttosto affusolato ma robusto. Tutte le pinne sono mediamente proporzionate, con la caudale leggermente bilobata. La bocca, piuttosto piccola, è priva di barbigli, a differenza di quella presente nella carpa, specie a cui assomiglia nella forma generale del corpo.
La linea laterale è praticamente diritta e conta mediamente 30 scaglie.
La colorazione degli avannotti, che al momento della schiusa delle uova sono lunghi 4 millimetri, nonché degli esemplari molto giovani, è sempre bruno-olivastra come per il Carassius carassius; salvo nei rari casi di albinismo. La mutazione alla livrea rosso-arancio, che contraddistingue il carassio dorato d’allevamento da quello selvatico, avviene dal terzo all’ottavo mese di vita salvo per esemplari albini che rimarranno chiari per sempre. Il principale fattore ambientale che regola la mutazione del colore è la temperatura dell’acqua: esemplari allevati a temperature inferiori ai 18 gradi centigradi, infatti, tenderanno a rimanere per sempre di livrea bruno-olivastra; gli esemplari allevati in vasche la cui temperatura superi i 20 gradi, muteranno in gran numero nel caratteristico colore rosso-arancione.
Alimentazione
La dieta nel suo ambiente naturale comprende piccoli crostacei, insetti.
Non essendo un pesce selettivo, in acquario si possono nutrire con gli appositi mangimi, preferibilmente a granuli. Si consiglia di nutrirli due o tre volte al giorno con piccole quantità di cibo, in maniera che questo possa essere mangiato nell’arco di un minuto o due, sia per non sporcare l’acqua sia perché questi pesci tendono ad ingozzarsi e rischiare seriamente di ammalarsi. È possibile dar loro da mangiare cibi freschi, qualche giorno la settimana. Tra questi gradiscono molto: pisellini freschi, insalata, zucchine, carote. La verdura va sbollentata in maniera che vada a fondo una volta inserita nell’acquario. Inoltre la dieta andrebbe integrata con mangimi vivi, surgelati o liofilizzati, ad esempio larva di zanzara, dafnia o artemia salina. Il mangime non deve essere troppo ricco di proteine per evitare il pericolo di adiposità, frequente causa di moria tra i pesci rossi. E’ suggerito inoltre di lasciare a digiuno un giorno a settimana.
Esemplari disponibili